Accessibilità digitale: trasformala in un vantaggio competitivo
Dal 28 giugno 2025 è ufficiale: l’accessibilità digitale è obbligatoria! Chi gestisce siti web, e-commerce o servizi digitali deve garantirne l’accessibilità a tutte le persone – indipendentemente da disabilità, età o tipo di dispositivo utilizzato.
E non si tratta solo di una dichiarazione di principio: le autorità di controllo hanno già iniziato a verificare il rispetto dei requisiti. Chi non si adegua rischia sanzioni, reclami e danni alla reputazione.
Tuttavia, molte aziende scelgono di trasformare questo obbligo in una strategia, perché offrire servizi digitali accessibili porta vantaggi economici concreti.
I numeri parlano chiaro: l’accessibilità funziona – per tutti
Secondo un recente sondaggio condotto da Capterra su 2.748 rappresentanti aziendali, il potenziale degli strumenti accessibili è enorme:
Il 38% delle aziende ha registrato un aumento delle vendite dopo aver reso il sito più accessibile
Il 53% ha notato una maggiore fidelizzazione dei clienti
Oltre il 50% utilizza strumenti basati sull’IA per identificare e rimuovere barriere
L’accessibilità non è più un tema di nicchia riservato agli esperti, ma un fattore competitivo determinante.
Chi non è conforme dal 28 giugno è già in ritardo
Tutti i prodotti e servizi digitali immessi sul mercato dopo il 28 giugno 2025 devono essere accessibili. Ma anche le offerte esistenti rientrano nell’obbligo se tramite esse è possibile concludere contratti o acquistare prodotti, ad esempio tramite e-commerce, portali clienti o sistemi self-service.
I siti web non ancora conformi devono:
intervenire subito per migliorare l’accessibilità
oppure comunicare in modo trasparente quali miglioramenti sono in corso e offrire soluzioni alternative (come ordini telefonici o documenti accessibili su richiesta)
L’intelligenza artificiale è utile, ma non basta
Molte aziende stanno adottando l’IA per rendere più efficiente l’identificazione e la rimozione delle barriere. Le applicazioni più diffuse includono:
generazione automatica di descrizioni per le immagini (testi alternativi)
analisi dei contrasti e delle palette colori
sottotitolazione automatica dei video
simulazione della navigazione da tastiera
monitoraggio continuo con report automatici
Tuttavia, per quanto utili, questi strumenti non sono sufficienti da soli. Solo l’integrazione tra tecnologia, verifiche manuali, feedback degli utenti e pianificazione strategica garantisce un’accessibilità sostenibile nel tempo.
Eye-Able® ti supporta a 360 gradi nel percorso verso l'accessibilità
Eye-Able® accompagna aziende e istituzioni nel percorso verso l’accessibilità digitale con un approccio integrato, che unisce tecnologia, competenze e formazione:
Funzioni assistive per i siti web (come regolazione del contrasto, dimensioni del testo, modalità di lettura vocale)
Strumenti di analisi basati su IA per la traduzione, il linguaggio semplificato e l’individuazione rapida di barriere tecniche
Audit manuali condotti da esperti e utenti reali
Workshop, formazione e consulenza per integrare l’accessibilità nei processi aziendali
Il software Eye-Able® è già attivo su oltre 15.000 siti in tutto il mondo: aziende, enti pubblici, università e strutture sanitarie.
L’obbligo è legge - ma il valore aggiunto è fondamentale
Dal 28 giugno 2025, l’accessibilità digitale non è più facoltativa. Ma chi oggi sceglie di investire – o di continuare a farlo – ottiene molto più della semplice conformità normativa:
Più utenti che possono realmente accedere ai contenuti
Meno abbandoni e più conversioni
Miglior posizionamento SEO e immagine di positiva
E soprattutto: un contributo concreto all’inclusione digitale
Perché l’accessibilità non è una funzione aggiuntiva. È il nuovo standard per un mondo digitale davvero aperto a tutti.
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